giovedì , 25 Aprile 2024

Ci lascia Franco Marini, cordoglio per la morte del “lupo marsicano”

Pescara- La Regione Abruzzo piange uno dei suoi figli più nobili, la notizia apparsa sulle agenzie questa mattina ha destato stupore e cordoglio, per la morte di Franco Marini.
Era noto che ai primi di gennaio fosse stato ricoverato a Rieti con una diagnosi di media insufficienza respiratoria causata da Covid-19, ma era stato dimesso a fine mese completamente guarito e in discrete condizioni generali.
Segretario generale della CISL, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo. È stato presidente del comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2015 alla luce del suo prestigioso curriculum è stato nella rosa dei papabili al ruolo di Presidente della Repubblica Italiana.


Venne soprannominato “lupo marsicano” da chi lo conosceva bene per il suo carattere da vero abruzzese e l’attaccamento alla propria terra.

D’ALFONSO “ENTRA NELLA MEMORIA COLLETTIVA DI TUTTI GLI ITALIANI!”

«Ho conosciuto Franco Marini nel settembre del 1989 a Saint Vincent, durante l’appuntamento annuale di Forze Nuove, organizzato da Carlo Donat Cattin.
Presentammo Franco Marini in Abruzzo per una stagione politica segnata dalle idee e dal riformismo realizzatore, con alcuni abruzzesi combattivi, perché capaci di capire i segni dei tempi nuovi, che vale la pena ricordare individualmente, poiché loro hanno saputo aiutarlo!
Massimo Cipollone di Lanciano, Enrico Cherubini di L’Aquila, Michelangelo Ciancaglini di Chieti e non solo, Pietro Iacobitti della Cisl, Raimondo Pascale di San Salvo, Luigi Fusco della Cisl, Luigi di Giamberardino della Cisl, Franco Zugaro di Pescara, Guerino Maione di Vicoli e alcuni altri.
Loro hanno permesso all’Abruzzo di accogliere Franco Marini politico.
Nel ‘91 facemmo un convegno nazionale a Pescara sul tema “Statuti Comunali? il ritorno del cittadino”. Ricordo ancora la partecipazione popolare straordinaria, incontenibile.
Tra gli altri, voglio riportare la presenza competentissima del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Industria del tempo, Goffredo Zaccardi.
Franco Marini tenne le conclusioni e sancimmo così l’inizio della sua presenza politica in Abruzzo.
La sera del convegno andammo tutti alle falde della Majella pescarese, presso il Ristorante la Noce. Marini non eguagliò Remo Gaspari sul piano realizzativo, ma consegnò porzioni rilevanti di protagonismo istituzionale a tanti giovani amministratori di allora. Personalmente cominciai allora ad imparare l’arte del “tiro alla fune” con i Poteri dello Stato, per portare a casa soluzioni e risoluzioni. Iniziammo allora ad assumere ruoli crescenti nella Pubblica Amministrazione, imparandone il dialetto, apprendendone i segreti, facendo luce sulle pigrizie, conoscendone le emergenze, studiando le priorità da affrontare. Franco Marini non è stato mai nasconditore delle sue relazioni importantissime, intervenute anche per la sua vita precedente di Segretario Generale di un Sindacato riformista, ma ha sempre coltivato la condivisione e l’educativa attività della “intruduzione accreditante” dei volenterosi e dei premurosi, che sul territorio realizzavano la decisione pubblica. Mi ricordo la piena disponibilità del suo Ufficio Politico nazionale a favore di tutte le nostre istanze.
Franco Marini aveva due coordinate fondamentali.
La Dottrina Sociale della Chiesa, a dimostrazione che il mercato senza il ruolo regolatore e distributore dello Stato non è capace di insediare la Comunità delle Persone, titolari di diritti, doveri e dignità.
La Democrazia Italiana è un cammino continuo, difficile, che va aiutato dallo sforzo di tutti, assumendo la Politica come la sorgente delle iniziative per il futuro. La gestione del potere, senza le idee innovative, senza la cintura del dubbio, senza la capienza politica per il Futuro, porta all’esaurimento della Democrazia.
Aveva grandissimo rispetto per il dettato costituzionale riguardante la funzione nazionale dei Partiti Politici.
Franco Marini con il suo viaggio verso le terre della pace eterna ci ricorda che la decisione pubblica ha bisogno di patrimonio riflessivo, di attrezzatura esperienziale, di bagagli conoscitivi per coltivare la congiunzione tra la parte e l’intero, tra ciò che appare oggi e ciò che serve domani.
Franco grazie per come hai accompagnato l’Abruzzo e coniugato al singolare i poteri dell’Italia e le ambizioni dei territori abruzzesi.
Stringo la mano ai tuoi famigliari e ai tuoi numerosissimi amici, presenti ovunque il cattolicesimo democratico abbia generato attività». È il ricordo che ha voluto tributargli il Senatore del PD Luciano D’Alfonso da sempre grande amico di Marini.

QUAGLIARIELLO (IDEA-CAMBIAMO), GRANDE ITALIANO E GRANDE ABRUZZESE

“Scompare con Franco Marini un grande italiano e un grande abruzzese. Uomo appassionato, mediatore dalla schiena dritta, ha sempre anteposto le ragioni della politica alle sue sorti personali. Ha onorato il mondo sindacale e quello delle istituzioni con un’energia e una generosità rare a quel tempo e ancor più in quello presente, così liquido che di una persona della sua umanità si avvertirà ancora di più l’assenza”. Ha dichiaratoil senatore Gaetano Quagliariello, di ‘Idea-Cambiamo’.

MARSILIO “SEMPRE PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA SUA TERRA D’ORIGINE”

“L’Abruzzo perde una delle sue figure più autorevoli e rispettate – ha detto Marsilio -. A nome mio e della Giunta regionale, esprimo il cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, politico e sindacalista che ha svolto la sua attività raggiungendo i massimi livelli istituzionali prestando sempre particolare attenzione alla sua terra d’origine”. Così il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha espresso il cordoglio

FINA (PD) “SAREBBE STATO UN GRANDE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA”

“L’intera comunità del Partito Democratico abruzzese esprime il più profondo cordoglio e si stringe intorno ai cari e ai tanti amici di Franco Marini”: lo dichiara Michele Fina, segretario del PD Abruzzo.

Fina sottolinea che “se ne va un padre, un maestro, un amico. Franco Marini è stato un pilastro della Repubblica italiana, un gigante del mondo del lavoro e un grande erede del cattolicesimo democratico. Ed è stato un grande abruzzese perché in ogni ruolo che ha svolto non ha mai dimenticato la sua terra. Dei tanti episodi che ho avuto la fortuna di ascoltare da lui, nei mille incontri che abbiamo avuto, ricordo il racconto dei primi anni da sindacalista in Marsica, territorio che attraversava in bici in lungo e largo per raggiungere i luoghi di lavoro e di lotta. La voce, i consigli severi e la saggezza di Franco Marini ci mancheranno in modo insostituibile. Di certo sarebbe stato un grande Presidente della Repubblica. Ciao Franco”.

LIRIS “ESEMPIO DI LIBERTÀ, DEMOCRAZIA, ATTACCAMENTO ALL’ABRUZZO”

“Franco Marini è stato un riferimento centrale per la vita politica e sindacale della nostra provincia, della regione, dell’Italia intera. Con tenacia, caparbietà e uno sconfinato senso delle istituzioni è riuscito a ricoprire ruoli di assoluto rilievo nel panorama nazionale: segretario generale della Cisl, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo, fino ad aver sfiorato l’elezione al Quirinale che avrebbe reso giustizia alla sua intera esperienza politica, sindacale, sociale, culturale. Marini rappresenterà sempre un modello di integrità, libertà, attaccamento ai valori democratici più profondi. La sua battaglia per l’equità sociale, durata una vita intera, dovrà essere monito per tutte le classi dirigenti. Il legame con la sua terra e le sue origini ci restituiscono il senso di una abruzzesità vera e profonda, quasi iconografica: uno stimolo per tutti a tenere sempre in estrema considerazione la tutela della nostra regione”. Ha ricordato l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris.

‘CAMBIAMO’ ABRUZZO: ‘ESEMPIO DI PASSIONE POLITICA E AMORE PER IL TERRITORIO’

“Scompare con Franco Marini un grande uomo, forse l’ultimo di una generazione che sapeva cosa sia la politica e cosa siano le istituzioni. Protagonista della vita pubblica – prosegue -, prima nel sindacato, poi in un impegno che lo ha portato ai vertici dello Stato con una traiettoria altalenante tra riconoscimenti ricevuti e amarezze subìte, vissuti gli uni e le altre conservando la medesima passione. Non ha mai dimenticato il suo essere abruzzese, non ha mai reciso il legame con il territorio e le sue tradizioni che ha trasfuso in maniera così pregnante nella dimensione nazionale da essere uno dei pochi statisti dei quali in ogni angolo d’Italia sia nota la provenienza geografica. Uomini come lui mancheranno, oggi più che mai. Per la sua scomparsa – conclude Srour – esprimo il cordoglio mio personale e di ‘Idea-Cambiamo’ Abruzzo, e vicinanza ai suoi familiari”. Parole di cordoglio anche da Daniele D’Angelo, consigliere di ‘Cambiamo’ al Comune dell’Aquila: “Il presidente Franco Marini – dichiara D’Angelo – è stato e continuerà ad essere per le generazioni più giovani un esempio di passione politica, di senso istituzionale e di attaccamento al territorio. La dimostrazione di come si possa raggiungere posizioni di vertice senza dimenticare le proprie radici. Cordoglio e vicinanza ai suoi familiari” ”. Ha dichiarato Mimmo Srour, coordinatore regionale di ‘Idea-Cambiamo’.

GALLERATI “MANCHERÀ UN AMICO DEI TERRITORI ABRUZZESI”

“Mancherà un Docente di Politica di alto livello. Un amico personale e dei territori abruzzesi. Un Cittadino onorario di Montesilvano. Una Personalità che continuerà ad insegnare cosa è la vicenda sociale e la dimensione dei rapporti tra persone. Un testimone del mio tempo. Anche sul nostro altare nuziale. Ciao, Presidente! Ti siamo grati in tanti.” Così l’ex sindaco di Montesilvano Renzo Gallerati ha voluto ricordare l’amico di sempre.

SGA “RISPETTOSO DEL LAVORO DEI GIORNALISTI”

“Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, ex presidente del Senato e storico dirigente sindacale abruzzese, protagonista di alcuni dei più significativi passaggi nelle relazioni sindacali e nella evoluzione della contrattualistica nel settore pubblico come in quello privato. Un uomo pubblico consapevole del ruolo della libera informazione e profondamente rispettoso del lavoro dei giornalisti.
Alla famiglia Marini e alla più vasta comunità della Cisl, le più sentite condoglianze del Sindacato Giornalisti Abruzzesi.”
Così a nome della stampa regionale Il Segretario Sga, Concezio Cerasi

DE MARTINIS “GRANDE SPESSORE UMANO”

“La Città di Montesilvano piange la scomparsa di Franco Marini, un uomo di grande spessore umano, uno dei protagonisti della storia sindacale e della politica nazionale. E’ stata la seconda carica dello Stato alla guida del Senato e ha sfiorato il meritato traguardo di Presidente della Repubblica. Marini ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra regione, amava il nostro territorio, il Consiglio comunale di Montesilvano gli conferì il riconoscimento di cittadino onorario. E’ stato un uomo appassionato, determinato, capace di portare avanti le battaglie per i diritti dei lavoratori e delle categorie più deboli. Oggi, in segno di lutto, abbiamo posto le bandiere del Palazzo di Città a mezz’asta, per onorare la memoria di un uomo che ha donato tanto al nostro Paese e che non verrà dimenticato” Così Ottavio de Martinis sindaco di Montesilvano ha voluto ricordare il cittadino onorario. 

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