martedì , 23 Aprile 2024

Viale Marconi a Pescara, per i greenway “è da rifondare”

Pescara – «Una strada a quattro corsie striminzite in piena zona residenziale a vocazione commerciale, prefigura un nonsenso tecnico, sociale e ambientale, contrario al principio della sana e prudente gestione del denaro pubblico che dovrebbe sempre informare il corretto agire della Pubblica Amministrazione. 
Tanto più in esecuzione di un progetto rabberciato, ripensato più volte, strumentale al passaggio di un filobus che non ce la farà mai ad arrivare al Tribunale con le batterie in dotazione di bordo. Il cui primo lotto è stato sospeso nell’esecuzione dal TAR di Pescara per le condizioni di pericolo accertate sulla Strada Parco, che risulterebbero persino aggravate dalle lavorazioni previste nel recente “Nullaosta tecnico ministeriale a fini di sicurezza”, le cui dieci prescrizioni, alcune delle quali non eseguibili, la dicono lunga sulla precarietà di un progetto nato male, destinato a finire peggio. »


L’aspra critica arriva dal Presidente del Comitato Strada Parco Bene Comune, Ivano Angiolelli che definendo questa soluzione aggiunge «penalizza e discrimina sia l’utenza debole (pedoni e ciclisti, questi ultimi esclusi a priori), sia lo stesso TPL che si vorrebbe favorire, viceversa confinato in spazi troppo stretti per garantire un servizio efficiente, sicuro e confortevole. »

Angiolelli entrando nel merito spiega come le quattro pedane centrali che dovrebbero assolvere la doppia funzione di banchine di fermata per il filobus proveniente da sud nonché isole salvagente per i pedoni svantaggiati, sono larghe appena un metro e settanta, in luogo della larghezza minima di m2.70 prevista dal nuovo Codice della Strada.
Sono inltre, prive di pensiline e bordure di protezione che riparino i passeggeri dal sole e dalle intemperie, non sono sicure e violano i riferimenti normativi per la realizzazione e la localizzazione delle fermate degli autobus:

– Nuovo codice della strada (D.Lgs 285 del 30/4/1992) e suo Regolamento di esecuzione ed attuazione (DPR 495 del 16/12/1992);
– Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade (DM del 5/11/2001);
– Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali (DM del 19/4/2006);
– Direttive per la redazione, adozione ed attuazione del Piano urbano del traffico del Ministero dei Lavori Pubblici datato 12/4/1995;
– Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici (DPR del 24/7/1996, n. 503);
– Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche (DM del 14/6/1989, n.236).

Il Presidente del Comitato Strada Parco Bene Comune ricorda anche come in presenza di barriere architettoniche per la cui eliminazione non si sia provveduto al rilascio della preventiva dichiarazione di conformità, l’opera non supererebbe il prescritto collaudo e non potrebbe beneficiare del finanziamento pubblico riconosciuto nel caso di specie dalla Regione Abruzzo.
«Nel marasma politico, sociale ed economico in atto, –commenta Angiolelli–le dichiarazioni del Presidente della Commissione Attività produttive, Dottor Fabrizio Rapposelli, appaiono ragionevoli e di buonsenso: si attendano le decisioni del Consiglio di Stato sul filobus “apocalittico”, dopodiché si prevedano corsie a senso unico su Viale Marconi e Viale Gabriele d’Annunzio, per restituire la qualità ambientale e la serenità, oggi sottratte, ai cittadini e agli operatori economici di Viale Marconi a causa di un progetto da 
rifondare.»


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