domenica , 28 Aprile 2024

Caos traffico a Villa Verrocchio: I Comitati cittadini “per la caduta di un albero al cimitero?”

Montesilvano – Caos di traffico a Villa Verrocchio a Montesilvano a causa della caduta di un albero nel cimitero di via Chiarini. La situazione già nella giornata di venerdì si è trasformata in un venerdì nero per i residenti e gli automobilisti che si sono trovati a fronteggiare un improvviso intasamento delle strade nella zona.
Alla luce dei fatti l’amministrazione comunale, è stata criticata in questi giorni dalle opposizioni e dai cittadini coinvolti per la mancanza di preavviso e di segnaletica adeguata per indirizzare il traffico in modo alternativo quando si decide di chiudere il lungomare A.Moro. Il sindaco De Martinis ha comunque preso atto del disagio scusandosi pubblicamente con i cittadini e assicurando di voler porre maggior attenzione nell’organizzazione dei prossimi eventi che andranno ad insistere su quelle zone.

Ad intervenire su quanto accaduto oggi con una nota stampa è Giuseppe Di Giampietro del comitato SMPP1 e Saline.Marina.PP1 Montesilvano che spiega «ogni qualvolta i decisori pensano di chiudere il lungomare A.Moro , per una pedonalizzazione serale o per un evento al Jova Beach, si chiude l’importante arteria di Montesilvano, senza preavviso a cittadini ed operatori, senza segnaletica di reindirizzamento, (e soprattutto senza un piano, pure obbligatorio per legge. Il PUT, piano urbano del traffico).  Il traffico sul lungomare, da 1.500-2.000 veicoli l’ora viene così riversato “ex abrupto”, di colpo, sulla nazionale Corso Umberto in direzione Nord e sulle vie Emilia-Lazio-Chieti, in direzione Sud, all’interno dell’ abitato di Villa Canonico- Villa Verrocchio, strade locali di circa 6 m di larghezza, per una estensione di 1,4 km circa, al centro di una rete di stradine residenziali di 3,5-4-5 m senza marciapiedi.»

Secondo Di Giampietro Le tre vie, parallele al lungomare, funzionavano bene con un traffico locale di 400-600 ve/h nei due sensi. «Prima che “gli esperti” del comune pensassero, quest’inverno, di trasformarle a senso unico , con una decisione irragionevole, mai discussa, né pianificata in un documento pubblico. Il senso unico sulle 3 vie del quartiere non ha minimamente aumentato la capacità di smaltimento del traffico ma solo i rischi di incidenti stradali con le numerose traverse . Il senso unico ha invece sicuramente prodotto effetti disastrosi sulle attività  economiche frontaliere. Ha reso le strade pericolose per le velocità di transito nel quartiere, e, soprattutto, non è servito per trasformarle nella  “variante” al traffico del Lungomare.»

Il comitato di quartiere ELC, delle vie Emilia-Lazio-Chieti, fa sapere il coordinatore Di Giampietro ha chiesto accesso agli atti delle delibere, «senza ricevere risposta. Ha raccolto centinaia di firme e organizzate 2 conferenze stampa in comune, per discutere i problemi del quartiere e le proposte di soluzione. Le iniziative sono state ignorate dagli amministratori.»

Dal Comitato cittadino infine l’appello all’amministrazione comunale a prendere sul serio leloro richieste e ad aprire un dialogo costruttivo per trovare soluzioni efficaci al problema del traffico a Villa Verrocchio. «Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali sarà possibile affrontare questa problematica e garantire una mobilità sostenibile e sicura per tutti.» e aggiunge «Qualcuno dovrà dire agli amministratori che le variazioni di uso della città si discutono prima con cittadini ed operatori della città. Che non possono le vie interne ai  quartieri assorbire tutto il traffico passante sul Lungomare. Che è il momento di discutere con la città di Piano del Traffico, di Nuova Pescara, di Strada Parco e di ruolo del TCSP trasporto collettivo in sede propria, da Pescara fino a Silvi, con i relativi parcheggi di interscambio esterni.» Conclude Di Giampietro

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