lunedì , 29 Aprile 2024

16 Associazioni di categoria e Organizzazioni sindacali per salvare la linea ferroviaria Roma-Pescara

Pescara – «La Regione Abruzzo assiste ancora una volta ad uno scippo che pregiudica il futuro sviluppo del territorio e l’aggancio alle reti transeuropee. Giù le mani dalle dotazioni finanziarie dell’Alta Velocità Roma-Pescara e monito alla classe politica di maggioranza e opposizione in Regione e in Parlamento per fermare questa decisione insensata del Governo.
L’Abruzzo sta perdendo l’ennesima occasione verso lo sviluppo e la modernizzazione delle proprie infrastrutture. E’ paradossale la notizia che i 600 milioni di euro previsti nel Pnrr per il potenziamento della Pescara – Roma, che rappresentano poco meno del 10% delle risorse complessive necessarie a finanziare il completamento dell’intera opera di ammodernamento, saranno dirottati con ogni probabilità per integrare le risorse previste per le altre due trasversali Orte-Falconara e Metaponto–Potenza.»


Lo affermano le associazioni datoriali e sindacali a proposito delle notizie circa l’uscita della direttrice Pescara-Roma dal PNNR.


«Quando si ritirano le acque affiorano i relitti del naufragio. L’Abruzzo perde I finanziamenti di un’opera strategica per il futuro dello sviluppo della nostra regione –commentano le sigle– e la perde poiché sacrificata all’altare dei conteggi elettoralistici, poco più di 1.300.000 abitanti rispetto ai quasi 60 milioni di cittadini della nostra Italia. Ma sono conti errati perché l’Abruzzo è la 7ma regione per tasso di industrializzazione e queste scelte scellerate condannano sicuramente ad un’agonia lenta l’Abruzzo producendo anche danni sul sistema economico italiano; NON DIMENTICHEREMO l’incapacità della politica ad affrontare temi così strategici in termini bipartisan. Non abbiamo bisogno di gente impegnata solo a portare a spasso la cravatta.In questi ultimi giorni abbiamo letto dalla stampa un rimpallo di responsabilità tra maggioranza ed opposizione mentre su questi grandi temi strategici dovrebbero essere tutti allineati per portare a casa il risultato.
La ferrovia Orte Falconara si farà perché nelle Marche la politica è bipartisan unita nel perseguire gli interessi dei marchigiani. Hanno creato quella massa critica per contare di più e portare a casa l’unico risultato che conti: l’economia della loro regione.
Stiamo perdendo anche l’altra grande opportunità del corridoio Baltico-Mediterraneo che avrebbe dovuto collegare Bologna con Ancona, Pescara, Termoli e Bari. Chiudete gli occhi e provate ad immaginare il futuro di queste regioni nei prossimi 30 anni; che futuro vedete? Lontani da tutti i corridoi TEN-T con una dorsale adriatica povera dal punto di vista ferroviario e monca dal punto di vista autostradale visto che la terza corsia si è fermata a Civitanova.
A questo si aggiunge la notizia che circola ormai da settimane che il Governo intende “declassare” le autostrade A24 e A25. Se così fosse, diventa palese il disegno politico di escludere l’Abruzzo anche dalla trasversalità Tirreno-Adriatica dove, le due autostrade, praticamente semivuote, unitamente all’Autoporto di Avezzano ed all’Interporto di Manoppello con i Porti di Ortona, Pescara e Vasto e con l’Aeroporto d’Abruzzo costituirebbero la vera trasversale Est-Ovest nel corridoio europeo intermodale Barcellona-Civitavecchia-Pescara/Ortona-Ploce.
Questo corridoio intermodale è il più sostenibile a livello ambientale e economico proprio per tutte le infrastrutture già esistenti e con un potenziale di sviluppo ancora larghissimo.
Tutti i consiglieri regionali a cominciare dal Presidente Marsilio e dalla sua Giunta e tutti i parlamentari abruzzesi, a cominciare dai parlamentari dei partiti che oggi sono al Governo dovrebbero dare risposte certe su questi temi.»


Le organizzazioni fanno sapere inoltre che avvieranno iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica della regione sulle responsabilità della politica che non riesce ad assicurare piani strategici infrastrutturali vincolanti per il Governo nazionale e regionale.
«Ci faremo valere, –aggiungono– consapevoli della forza che rappresentiamo, tutte le organizzazioni datoriali e sindacali uniti per il bene del nostro territorio, per il futuro dei nostri figli, lo faremo con determinazione, passione, civiltà e senso di responsabilità, ma senza sconti!
Sia chiaro che non ci accontentiamo di promesse politiche ma solo di atti compiuti e di fatti concludenti. Vogliamo la piena garanzia verso i cittadini abruzzesi che le opere: Linea ferroviaria Roma-Pescara, alta velocità della rete Baltico-Mediterranea nella dorsale Nord-Sud e trasversalità Est-Ovest nel corridoio europeo intermodale si faranno con piena assicurazione delle fonti di finanziamento di ciascuna opera.
Il Governatore Marsilio, i parlamentari delle forze di maggioranza saranno incalzati perentoriamente su questi temi e sulle responsabilità che dovranno assumersi davanti ai cittadini abruzzesi ed ai tanti giovani che dovranno rinunciare a realizzare i propri sogni nella loro terra d’Abruzzo.»


LE ASSOCIAZIONI E LE SIGLE ADERENTI

CONFINDUSTRIA ABRUZZO
Silvano Pagliuca


AGCI ABRUZZO
Francesco Labbrozzi


CASARTIGIANI ABRUZZO
Dario Buccella Flaviano Montebello


CIA ABRUZZO
Nicola Sichetti


CLAAI ABRUZZO
Federico Del Grosso

CNA ABRUZZO
Savino Saraceni


CONFAPI ABRUZZO
Luciano Mari Fiamma

CONFARTIGIANATO ABRUZZO
Giancarlo Di Blasio

CONFCOMMERCIO ABRUZZO
Roberto Donatelli


CONFCOOPERATIVE ABRUZZO
Massimiliano Monetti


CONFESERCENTI ABRUZZO
Daniele Erasmi


LEGACOOP ABRUZZO
Luca Mazzali


CGIL ABRUZZO MOLISE
Carmine Ranieri


CISL ABRUZZO MOLISE
Giovanni Notaro


UIL ABRUZZO
Michele Lombardo


UGL ABRUZZO
Gianna De Amicis

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