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Fotografia: i borghi della Majella protagonisti del Premio “Tonino Di Venanzio” 2018

Il Premio, arrivato quest’anno alla sua quarta edizione, è organizzato dalla famiglia Di Venanzio, in collaborazione con le associazioni “Amici del Museo dei fossili e delle ambre” e “Sanvalentinesi fuori le mura”, per tenere viva la memoria di uno degli artigiani-artisti più rappresentativi della fotografia d’Abruzzo.

Una carriera lunga oltre 40 anni per Tonino Di Venanzio, che dagli anni ’30 agli anni ‘60 attraverso i suoi scatti ha testimoniato l’Abruzzo del Dopoguerra, il regime fascista, le tradizioni contadine e l’emigrazione dei piccoli paesi dell’entroterra nostrano, lasciandoci un prezioso racconto sociologico dell’Abruzzo del Novecento.

 

Da oggi fino al prossimo 31 ottobre, fotografi professionisti e amatori potranno inviare le proprie opere che saranno premiate nel corso della cerimonia di chiusura del concorso, in programma il 1 dicembre a San Valentino.

A comporre la giuria del premio, il fotografo Carlo Di Venanzio (presidente), Gianni Iovacchini (direttore artistico), Giovanni Bucci (critico d’arte), Maurizio D’Amato (esperto di fotografia), Enzo Federico (fotoamatore), Alejandra Meda (architetto), Beniamino Gigante (presidente Associazione Amici del Museo dei Fossili e delle Ambre).

 

Contestualmente al concorso, prenderà il via a settembre, anche il progetto “Di Venanzio” dedicato alle scuole medie e superiori della provincia di Pescara. Lezioni di fotografia teorico-pratiche saranno tenute dal professor Gianni Iovacchini, docente Fiaf e direttore artistico del Premio. Scopo dell’iniziativa, avvicinare i ragazzi all’arte della fotografia attraverso le immagini di Di Venanzio, per riscoprire la vita e le tradizioni familiari che hanno segnato l’Abruzzo nel corso del Novecento.

Il progetto si concluderà il mese di dicembre con una mostra e la premiazione degli elaborati fotografici a cura dei ragazzi.

Il bando completo del concorso è disponibile sul sito http://divenanziostory.it/.

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