venerdì , 19 Aprile 2024

Verde pubblico a Montesilvano: l’associazione Civitas chiede attenzione per i giganti verdi

“Per gestire bene una risorsa occorre conoscerla e pianificarla con attenzione e lungimiranza, soprattutto se questa risorsa è naturale, dunque dinamica e in evoluzione nel tempo. Diversamente –commenta Di Costanzo–accade che a Montesilvano, la sorte del nostro patrimonio arboreo, in conformità a quanto stabilito dal Regolamento comunale di tutela e manutenzione del verde, sia affidata direttamente al personale dell’amministrazione comunale, o alla solerzia e all’esperienza delle imprese di manutenzione incaricate, anziché a professionisti del settore.

In barba all’art. 9 del citato Regolamento che disciplina il patrimonio storico ambientale da conservare capita per esempio che, un Pinus Pinea di circa 80 cm di diametro venga abbattuto senza una minima valutazione tecnica del suo valore e del suo stato”.

Secondo l’associazione Civitas, la soppressione degli alberi cittadini così come la potatura delle chiome senza tener conto della gerarchia delle ramificazioni “evidenziano una scarsa sensibilità verso il verde urbano che, oltre ad avere un importante valore estetico-paesaggistico, svolge funzioni climatico-ecologiche essenziali per la salute pubblica e il microclima, contrastano l’inquinamento atmosferico, termico, chimico e acustico, svolgono funzioni sociali in termini di miglioramento della qualità di vita e qualifica ulteriormente il valore urbanistico degli immobili”.

Uno dei pini presenti in prossimità dei grandi alberghi con i segni delle recenti potature

Di Costanzo poi ricorda come la multifunzionalità degli spazi verdi urbani è perseguita da tempo in molte città europee con interventi mirati di rinaturalizzazione e strategie di gestione eco-friendly. Anche la legge nazionale 10/2013 introduce importanti indicazioni per gli amministratori locali circa la promozione, l’incremento e la conservazione del patrimonio arboreo esistente, specie nelle aree sensibili e a maggiore densità edilizia.

“Una città diventa veramente turistica quando riesce a soddisfare la qualità di vita dei suoi cittadini” commenta la presidente di Civitas che aggiunge“si iniziasse dunque a pensare concretamente alla riqualificazione del paesaggio urbano e periurbano, implementando nelle aree di proprietà pubblica una forestazione urbana con specie arboree e arbustive autoctone, un mosaico di polmoni verdi, che favoriscano la biodiversità ecologica urbana, creino spazi di incontro e soprattutto contrastino l’inquinamento atmosferico attraverso l’assorbimento diretto di sostanze inquinanti e l’intercettazione di particolato atmosferico, i cui continui superamenti – già uno la scorsa settimana – sono scongiurati solo dalle precipitazioni atmosferiche”.

 

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