lunedì , 29 Aprile 2024

Riorganizzazione del settore lavoro della Regione: D’Alfonso “forti critiche dei sindacati”

Pescara – «Venerdì scorso ho presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro Maria Elvira Calderone per sapere quali sono i dati aggiornati per l’Abruzzo in merito alla parte di PNRR mirata al potenziamento dei Centri per l’impiego (Cpi) e delle politiche attive del lavoro, e qual è lo stato di insediamento e di funzionamento dell’ordinamento abruzzese dei Centri per l’impiego e degli Osservatori del mercato del lavoro, alla luce delle risorse assegnate con il PNRR, che riserva all’Abruzzo 21 milioni 673 mila 588 euro. 
Oggi apprendo di un documento – firmato dai sindacati confederali e dal Direr – molto critico nei confronti della giunta regionale in materia di riorganizzazione del settore Lavoro. »


Così in una nota il Parlamentare del Partito Democratico Luciano D’Alfonso che sottolinea come in esso si legga dell’eliminazione dell’Ufficio Governance Cpi che aveva, tra gli altri, il compito di creare una rete regionale pubblica del lavoro e di raccordarsi con le agenzie private per il lavoro, che come ricorda D’Alfonso, oggi è un obiettivo del Programma GOL (Garanzia di occupabilità per i lavoratori) e cioè avvicinare servizi pubblici e privati per offrire percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro. Inoltre viene soppresso il Servizio Lavoro, che aveva tra le sue competenze quella di garantire l’uniformità dei servizi su tutto il territorio regionale e del monitoraggio dei livelli essenziali delle prestazioni dei servizi per il lavoro del Programma GOL, azione di riforma prevista dal PNRR. “Nella nuova organizzazione – scrivono le OO.SS. – tale competenza sembrerebbe confluita nel Servizio Formazione e apprendimento permanente, Ufficio Accreditamento e, quindi, fa logicamente pensare che tale monitoraggio sia riferito alla sola formazione e non più a tutti i servizi offerti alle persone. La competenza di Gestione delle risorse del Programma GOL viene ripetuta su due servizi diversi (Formazione e apprendimento, e Servizio interventi PNRR) con due dirigenti diversi, e l’articolazione di questi servizi viene erogata da un terzo servizio (i Centri per l’impiego)”. 


Secondo D’Alfonso questa riorganizzazione non dà conto dell’aspetto fondamentale, «Il potenziamento dei CPI, per il quale sono state espletate alcune procedure concorsuali: due specifiche come operatore mercato del lavoro e specialista mercato del lavoro, e altre più generiche come amministrativi, contabili e informatici. Ma cosa è stato potenziato? “Attualmente – osservano i sindacati – dei 40 profili specialistici, solo una piccolissima parte risulta assegnata al potenziamento dei CPI e non risultano assegnati nemmeno al dipartimento Lavoro, o quantomeno nonostante le ripetute richieste, non riusciamo ad averne conto”. 
Infine suscita perplessità l’imminente creazione di una Agenzia Regionale per il lavoro, definita dalle OO.SS. “una bozza di legge evidentemente scritta con il ‘copia ed incolla’ di varie leggi regionali, piena di ripetizioni, errori e soprattutto carenze. Sembra quantomeno anacronistico un ipotetico disegno di legge che viene riesumato dopo quasi 10 anni dall’emanazione della legge Del Rio e da tutti i provvedimenti legislativi conseguenti che hanno portato al trasferimento delle Politiche del Lavoro dalle Province alle Regioni e dopo 5 anni dall’effettivo trasferimento”. In pratica si tornerebbe indietro nel tempo perché la gestione del personale e delle risorse risulterebbe troppo complessa per la macchina regionale, ma non solo: aumentano le spese perché la giunta regionale si auto-assegna la nomina del direttore dell’agenzia, inoltre non si capisce cosa finirà nella stessa (tutti i servizi del dipartimento o i soli Centri per l’impiego?).
Ai regionali del centrodestra chiedo: 

1.quante sono le risorse effettivamente assegnate ai servizi per l’impiego? 

2.Quante sono le risorse assunte effettivamente? 

3.Quante quelle distratte da quegli uffici? 

4.Quanti sono i cittadini che si sono rivolti ai CPI? 

5.Come procede il piano degli investimenti attivato dal Ministero in Abruzzo? 

6.In quanto tempo prevedete di utilizzare e rendicontare le risorse del PNRR dedicate ai servizi per l’impiego?

Negli ultimi lunghissimi quattro anni la giunta regionale di centrodestra è riuscita a trovare lavoro soltanto per se stessa. E gli abruzzesi? Possono attendere…»

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