venerdì , 26 Aprile 2024

“L’Aquila attraverso i secoli, storia di un libero Comune” progetto scolastico dell’Istituto “Dante Alighieri”

Una lettura affascinante e insolita attraverso la toponomastica

L’Aquila – Nel pomeriggio di ieri a L’Aquila, presso la Sala Ipogea del Consiglio Regionale d’Abruzzo, si è tenuto l’evento conclusivo dell’anno scolastico 2022/23 dell’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” con la presentazione del progetto didattico “L’Aquila attraverso i secoli, storia di un libero Comune” a chiusura dei “Pomeriggi culturali”.

Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado il percorso è iniziato, sotto la guida del dott. Sandro Zecca dell’Archeoclub e della prof.ssa Gabriella Benedetti, con una lezione di storia itinerante, presso le mura cittadine, visitando i luoghi preposti alla conservazione del materiale storico, come l’Archivio di Stato e la Deputazione di Storia Patria, per poi tornare di nuovo all’aperto consultando mappe, leggendo carte e risalendo alla storia della nostra città, partendo proprio dai nomi assegnati alle strade che costellano il nostro centro cittadino. Il raggio d’azione e di studio si è basato proprio sulle vie “intra moenia” in relazione anche “all’extra moenia”, con l’obiettivo di comprendere quale fosse il rapporto del centro, cuore pulsante della città e il suo contado che aveva espresso, prima della fondazione, la volontà di erigere una città, scevra dalle oppressioni dei Baroni, ed espressione di una nuova libertà, come raccontato dalle cronache di Buccio di Ranallo.

Il racconto storico, culturale e architettonico offerto alla platea di alunni, docenti e genitori, è stato accompagnato da brani contemporanei suonati dall’ensemble dell’Istituto Comprensivo che ha spaziato dai Beatles ai Radiohead.

La Prof.ssa Antonella Conio, preside dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri, racconta la genesi dell’idea: lo studio dei toponomi, è legato a una didattica inclusiva, totalizzante e sostenibile, in quanto ci insegnano e ci parlano di storia in ogni angolo della città, ci raccontano aneddoti dei nostri antenati, che come noi, sono stati resilienti e hanno avuto la forza e la capacità di ricostruire la città, lì dove era sorta tanti secoli prima, migliorandola e apportando nuova bellezza”.

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