martedì , 30 Aprile 2024
Un particolare dell'opera dello scultore Daniele Guerrieri dal titolo "Il bacio" terracotta.

All’Aurum sabato 12 ottobre inaugurazione de “L’Immaginario 4, poesia e arti visive; Segni e sogni d’amore”

L’Associazione L’Incontro degli Artisti si propone quindi l’ambizioso scopo di suggerire a un pubblico il più ampio possibile alcune proposte che mirano a risvegliare il senso del bello e del prezioso, con l’augurio che i lavori in mostra rappresentino il prosieguo di un lungo e sereno viaggio esplorativo all’interno del mondo dell’arte. L’evento verrà realizzato presso la sala D’Annunzio dell’Aurum di Pescara dal 12 al 22 Ottobre 2019. La mostra internazionale d’Arte contemporanea è accompagnata da un ricco ed elegante catalogo in cui sono raccolte le quaranta poesie e le cinquantadue opere degli artisti di arti visive esposte in mostra, oltre ai contributi critici di illustri personaggi della cultura e dell’arte: Maurizio Calvesi, critico e storico dell’arte; Dacia Maraini, scrittrice e poetessa; Giovanni Benedicenti, critico d’arte e storico; Dante Marianacci, scrittore e critico letterario. Ad animare la serata inaugurale, saranno l’attore Eugenio Agus e i poeti che declameranno i loro componimenti e gli artisti di Arti visive (pittori, scultori, grafici e fotografi), con le loro creazioni artistiche in esposizione. La ricca varietà di espressioni delle opere esposte è una sintesi rappresentativa delle tendenze più vitali dell’odierna produzione artistica. Gli artisti e i poeti presenti in mostra provengono da varie città italiane e anche estere, come Rochester (New York), Rotterdam (Olanda), Barcellona (Spagna), Metz (Francia), Polonia, Caracas (Venezuela), Toronto (Canada) artisti e poeti conosciuti ed apprezzati nel panorama nazionale ed internazionale.

Innegabile risulta l’elevato contributo di idee e quindi, anche la rispettabile concentrazione di esiti, insieme al conseguente arricchimento culturale, di sensibilità, di scambio, di incontro, che l’occasione ha permesso di realizzare.

In occasione della cerimonia di apertura della mostra, che si terrà all’Aurum di Pescara il 12 ottobre 2019 alle ore 17,00, particolare rilievo assumerà l’iniziativa dell’Associazione “L’Incontro degli artisti” di omaggiare tre illustri personalità della cultura e dell’arte: il maestro Silvio Mastrodascio, pittore e scultore; il poeta e scrittore Fabiano Braccini; il giornalista Silvano Barone con un premio alla carriera.

Silvio Mastrodascio nasce a Cerqueto (Te). Nel 1964 si diploma alla Scuola Superiore di Teramo e nello stesso anno si reca a Roma dove frequente la Facoltà di Scienze Demografiche fino al  1966.  Subito  dopo per  motivi  di  lavoro  si  trasferisce  in  Canada,  prima  a  Montreal  poi  a  Toronto,  dove  si  diploma  con  il  massimo  dei  voti  all’Accademia  delle  Belle  Arti.  Ed  è  a Toronto che si afferma come artista, manifesta i suoi interessi prima nel campo della pittura per poi rivelarsi completamente nel campo della scultura. Nel 1978  tiene  la  sua  prima  mostra  personale  con  il  Patrocinio  dell’Istituto  di  Cultura  Italiana  di  Toronto.  Nello  stesso  anno  i  suoi  lavori  vengono  presentati  al  Padiglione  Italiano “Terre  des  hommes”  di  Montreal.  La  sua  attitudine  alla  pratica  della  scultura  si  afferma  progressivamente  attraverso  il  lavoro  e  l’impegno  formativo  che  lo  conduce  nel  1994  a diplomarsi con lode College of Fine Arts di Toronto. Nel 1995 tiene una retrospettiva alla Galleria d’Arte di Joseph D. Carrier di Toronto, presentando opere realizzate in dieci anni di lavoro, dal 1985 al 1995 e nel dicembre dello stesso anno le sue sculture vengono esposte in Italia, alla Galleria d’Arte moderna di Spoleto. Da questo momento inizia una intensa attività espositiva in prestigiose sedi pubbliche e private americane ed europee.

Fabiano Braccini, nato in Toscana, vive e opera a Milano. Scrittore e Poeta, è Presidente di Giurie letterarie, Operatore Culturale e Direttore Artistico in varie iniziative. Presente in Albi, Antologie e Riviste del settore, le sue composizioni hanno conseguito innumerevoli premi in qualificati concorsi e manifestazioni. Redige prefazioni, note redazionali, recensioni e critiche per sillogi di altri scrittori; partecipa a reading e serate di beneficenza promosse da Associazioni ‘Onlus’ presso Scuole, Case di cura e Residenze per anziani. È autore e regista del dramma teatrale “Ombre di tormentosa memoria”, opera di alto spessore drammatico e di grande successo, in onore di tutte le vittime di persecuzioni. I suoi libri di poesia – ultimo dei quali: “Nel tempo di una ballata” Pegasus Ed. – hanno riscosso e continuano a ottenere il favore della critica e un notevolissimo consenso dei lettori.

Silvano Barone si laurea all’Università di Pescara, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, 110 e lode con una tesi sui telegiornali della BBC e quelli della Rai. Inizia a lavorare  con la redazione di Chieti de “Il Messaggero”, un’esperienza fondamentale per la conoscenza della cronaca nera e giudiziaria, della politica, del mondo sindacale. Poi diventa anche capo ufficio stampa al Comune di Chieti con il sindaco Veniero Di Petta. Ma il sogno è quello di lavorare in Rai. Un sogno che si realizza nel 1988 quando viene assunto come corrispondente della provincia di Chieti. Il contratto di esclusiva in Rai lo costringe a lasciare tutte le altre collaborazioni, al Messaggero, al Comune di Chieti, alla Tv privata, che rimarranno fondamentali per la  sua crescita professionale e per il bagaglio di esperienza acquisita. Nel 1990 diventa giornalista professionista. Nel 1992 avviene il passaggio nella redazione di Pescara come redattore ordinario. Nel 1993 diventa conduttore delle edizioni del Tg. Nel 2003 la promozione a caposervizio. Nel 2008 diventa vice caporedattore. Nel 2011 assume la guida della redazione dell’Abruzzo come caporedattore: in 8 anni e tre mesi Barone e la sua redazione seguono, fra l’altro, la ricostruzione de l’Aquila e dei comuni del cratere, la tragica vicenda di Rigopiano dando in esclusiva in tutta Italia le prime immagini dei soccorsi, due elezioni regionali e quelle nazionali: è un giornale a cui si riconosce, in tutta la regione e dai vertici Rai nazionali, pluralismo, equilibrio e attenzione al territorio. Il primo aprile 2019 Barone viene promosso caporedattore centrale e cura la rubrica nazionale Matera, Italia che racconta Matera capitale europea della cultura per il 2019.

  Gianfranco Zazzeroni

        Presidente Associazione culturale

        “L’Incontro degli Artisti – Montesilvano”

 

Artisti partecipanti: Vittorio Amadio, Enzo Angiuoni, Luciano Astolfi, Sonia Babini, Gino Berardi, Gabriella Bottino, Rita Campanella, Roberto Capriotti, Carma, Albert Casals, Carla Cerbaso, Sabrina D’Arcangelo, Giorgio Del Bono, Alfredo Di Bacco, Franca Di Bello, Mira Di Cintio, Mario Di Donato, Massimo Di Febo, Roberto Di Giampaolo, Franco Di Nicola, Armando Di Nunzio, Amilcare Di Paolo, Mario Di Profio, Gabriella Fabbri, Giuseppe Fiordaliso, Patrizia Franchi, Giacomo Giovannelli, Antonio Graziani, Daniele Guerrieri, Ettore Le Donne, Giuseppe Liberati, Barbara Loddo, Lorenzo Luciani, Pasquale Lucchitti, Carmel Maleki, Patrizio Marafini, Marisa Marconi, Fausto Marganelli, Paride Mariotti, Violetta Mastrodonato, Modà (M. Daniela Falco), Lucio Monaco, Gaetano Pallozzi, Domenico Palma, Concetta Palmitesta, Daniela Perrone, Joaquim Pujol Grau, Franco Secone, Marcello Specchio, Fabiola Speranza, Leo Strozzieri, Loriana Valentini, Pien Van Der Beek, Paolo Viterbini, Gianfranco Zazzeroni.

Poeti partecipanti: Annamaria Albertini, Antonella Antinucci, Vittorina Castellano, Maria Pia Chiappino, Maria Gabriella Ciaffarini, Rosetta Clissa, Mariangela D’Albenzio, Concezio Del Principio, Valeria Francesca Deriard, Carmine Di Donato, Valeria Di Felice, Giovanni Di Guglielmo, Grazia Di Lisio, Rosalba Di Vona, Caterina Franchetta, Rosanna Gambarara, Giulio Dario Ghezzo, Raffaele Giannantonio, Nicola Guarino, Anna Italiani, Maria Lenti, Marta Monacelli, Leda Panzone, Tullio Perilli, Anna Rita Persechino, Annita Pierfelice, Daniela Quieti, Ilde Rampino, Attilio Rossi, Renata Rossi, Pasquale Santone, Mara Seccia, Maria Concetta Selva, Flora A. Suarez Cardenas, Patrizia Tocci, Amelia Valentini, Mariarosa Viglietti, Lucio Vitullo.

Scrive il critico d’arte Giovanni Benedicenti

…A partire dal Romanticismo tutte le arti aspirano a innalzarsi ai livelli della musica. Pensiamo ad esempio alla poesia di Baudelaire, ombrosa e screziata come uno specchio antico, dove un eros infelice finisce per annegare in un abisso di perdizione. Nel Bacio di Rodin i due amanti, forse Paolo e Francesca, si uniscono in un sensuale abbraccio, fusi per sempre nel blocco di marmo non del tutto finito, alla maniera di Michelangelo. La pittura vuole diventare quasi una musica per gli occhi, poesia di luce e di colori, come nelle tele di Monet e degli impressionisti, che celebrano l’amore come un effluvio di vento primaverile, nel canto libero dell’en plein air. “Siate innamorate e sarete felici”: così Gauguin scrisse su un pannello decorativo della sua Maison du Jouir a Hiva Oa nelle Isole Marchesi, pochi mesi prima di morire. Nelle indigene e nella natura esotica aveva trovato la vera bellezza che cercava e insieme una chiave per comprendere il segreto della vita. Di segno opposto, l’eros espresso da Munch nei suoi dipinti appare tenebroso e infelice, dominato da donne fatali e da cieli rossi come il sangue, in sintonia con le sensibilità nordiche di Ibsen e di Strindberg, e con la filosofia di Nietzsche e di Schopenhauer. Il pessimismo di quest’ultimo, che vede nell’eros “il genio della specie”, cioè l’impulso naturale della Volontà, può essere considerato l’anello di congiunzione fra gli aspetti più tragici dell’eros romantico e l’esordio della psicoanalisi. Freud formula una nozione di amore come principio unitario di libido, orientata sia verso la conservazione sia verso la distruzione della vita, che rispecchia l’antica ambivalenza del mito greco di eros e thanatos. Questo dualismo riaffiora in tutta la cultura artistica della Vienna tra Otto e Novecento, nei romanzi di Schnitzler, nella musica di Mahler e nella pittura di Klimt, di Schiele e di Kokoschka, che come Freud mettono a nudo i più reconditi recessi dell’anima umana. Il Bacio di Klimt è un sogno estatico di luminosa vertigine, in cui la coppia di amanti vestiti all’orientale si abbraccia sull’orlo fiorito di un abisso siderale attraversato da un pulviscolo dorato. Al contrario, gli amanti disegnati da Schiele con cruda e tagliente incisività esprimono una profonda angoscia esistenziale, stringendo i loro corpi scabri e nodosi come tronchi d’alberi spogli. Influenzati dalle teorie freudiane, ma guardati con circospezione dal padre della psicoanalisi, i surrealisti, con a capo Breton, esaltano l’amour fou e utilizzano l’erotismo come forza sovversiva, lottando contro la famiglia, contro la repressione borghese dell’amore, delle pulsioni, della realizzazione anarchica dei desideri più inconsci e inconfessabili. Nel fotomontaggio di Man Ray intitolato Le violon d’Ingres, la schiena nuda della sua amante Kiki de Montparnasse, con l’aggiunta delle due caratteristiche aperture a effe, è assimilata alla forma del violino, strumento che Ingres amava suonare nel suo tempo libero. Nel quadro di Magritte raffigurante gli amanti con le teste coperte da veli bianchi l’incomunicabilità è solo apparente, perché il vero amore non ha bisogno di vedere con gli occhi fisici ma di sentire solo con il cuore…

Orario di apertura della mostra al pubblico: tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00 – domenica 20 dalle 16,00 alle 19,00 – Ingresso libero

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