martedì , 19 Marzo 2024

Nuova aggressione omofoba a Pescara. Solidarietà e indignazione dal mondo civile e politico

Arci Pescara, nel condannare tale gesto, offre massima disponibilità alle vittime, sia come sostegno legale sia come sostegno umano nel senso più ampio possibile, e a tal proposito si rivolge a titolari e operatori di strutture alberghiere e di ospitalità del territorio affinchè ciò venga comunicato ai giovani aggrediti, di cui non conosciamo gli estremi.
Inoltre Arci Pescara lancia un appello ai responsabili della sicurezza e alla cittadinanza tutta: «occorre prendere provvedimenti contro i luoghi di aggregazione nati di recente nelle vie del centro di Pescara, animati da principi ispirati all’ideologia fascista. Tali luoghi vanno presi di mira e ne va interrotta l’attività, palesemente ispirata da principi contrari alle leggi italiane e alla nostra Costituzione, oltre che ad ogni minimo principio del vivere civile».
«Occorre dare un messaggio forte e chiaro –commentano ancora i coordinatori ARCI– contro chi, nella nostra città come altrove, agisce ispirato da principi di odio e lo fa sentendosi protetto da luoghi che lo accolgono. La sola esistenza di tali luoghi fa della nostra città un luogo da evitare per coloro che vorrebbero invece viverci o anche solo venirci in vacanza e raccontarne la bellezza al resto del mondo».

Pettinari (M5S) “Pescara città sicura solo a parole”

“Pescara è una città sicura. I rappresentanti delle istituzioni locali non perdono occasione per ripeterlo. È una città talmente sicura che nella notte tra sabato e domenica, come riportato dagli organi di informazione, due giovani turisti sono stati aggrediti con calci e pugni in pieno centro”. Utilizza l’ironia il Vice Presidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari per commentare l’ennesimo grave fatto di cronaca che si è vissuto a Pescara.

“Dispiace constatare – prosegue – come siano proprio le istituzioni a minimizzare il grido di allarme lanciato da numerosi cittadini e commercianti della zona centrale della città, che a gran voce invocano la certificazione dello stato di emergenza della sicurezza pescarese, così da poter mettere lo Stato nelle condizioni di agire con maggiore forza. Preferiscono invece attaccare il sottoscritto, parlando di strumentalizzazione politica. Dimenticano evidentemente che la mia battaglia al fianco dei cittadini perbene è iniziata 15 anni fa, ben prima di diventare Consigliere Regionale, e mi ha portato inoltre a ricevere periodicamente minacce di ogni genere dai criminali”.

“Se chi ha il potere di intervenire si ritiene soddisfatto del clima che si respira ogni giorno a Pescara, si assuma le sue responsabilità e ne risponda direttamente alla cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle andrà avanti per la sua strada, sempre dalla parte dei cittadini e di chi non ne può più di rischiare la propria incolumità per poter lavorare o, semplicemente, fare una passeggiata in città”.

 

Di Costanzo (CPO Provincia di Pescara) “occorre un’azione culturale forte per affermare il concetto di tolleranza”e diversità”.

“Come Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara, condanno fermamente l’aggressione di stampo omofobo ai danni di una coppia di turisti da parte di un uomo che li ha colpiti più volte con calci e pugni mentre passeggiavano mano nella mano per le vie del centro del capoluogo adriatico” ha commentato Romina Di Costanzo Presidente Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara.

“Purtroppo casi di aggressioni e bullismo ai danni di persone con un’identità e un orientamento sessuale ritenuti non tradizionali, così come altre forme di intolleranza, rischiano di diventare in maniera silente e impercettibile sempre meno isolati e più frequenti, per poi diffondersi lentamente fino a diventare pensieri politici che nel secolo scorso hanno determinato catastrofiche barbarie umane. Non possiamo dunque abbassare la guardia in alcun modo. Pertanto nell’esprimere solidarietà e vicinanza alle vittime, –commenta Di Costanzo– invito le autorità preposte a fare il possibile per punire chi ha responsabilità e colpire il clima di impunità riguardo a questi deplorevoli gesti. Una città aperta e giovane quale Pescara deve dare un esempio di avanguardia attraverso politiche anti-discriminatorie ad ampio spettro: occorre un’azione culturale forte che sia in grado di affermare il concetto di “tolleranza” e di “diversità”.

Omofobia, razzismo, diversabilità, xenofobia sono fenomeni dalle motivazioni irrazionali, talvolta legati all’emarginazione, all’esclusione sociale, all’ignoranza, al rifiuto di concepire la diversità presente nelle nostre società come una ricchezza. Come CPO provinciale abbiamo bandito, qualche settimana fa, per il secondo anno, un concorso rivolto agli studenti degli Istituti secondari di II grado della Provincia con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere una riflessione all’interno della scuola su “Il Valore delle diversità. L’inclusione delle differenze”. Questo, per poter approfondire proprio tra i più giovani il tema e cogliere a fondo le modalità di percezione del concetto delle diversità e le problematiche e le opportunità ad esse legate. E’ demoralizzante dover ricordare pubblicamente che l’omofobia è da condannare nella nostra società. Già la nostra Costituzione e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo disegnano un’eguaglianza non soltanto formale ma anche sostanziale, nel contemplare il diritto alla dignità della persona, che deve essere messa in grado di esplicare pienamente le proprie attitudini personali. Uguaglianza che implica, quindi, pari dignità e pari opportunità.

Continueremo la nostra opera di informazione e sensibilizzazione con le scuole al fine di promuovere la diversità culturale come forma di ricchezza, dinamismo culturale, la parità di genere, la lotta contro la discriminazione, la tolleranza e il dialogo e l’integrazione. La nostra vera sfida è dunque non tanto trovare dei valori condivisi, bensì sintonizzare una convivenza di valori diversi: valori che ci permettano di stare insieme nonostante la diversità e, soprattutto, di vivere insieme nonostante e grazie alle nostre diversità”.

 

Di Iacovo (Pescara Città Aperta) “gesti sostenuti dal clima di odio che sta contagiando il Paese”

“ La nostra è una città aperta e moderna che non tollererà nella maniera più assoluta questi gravissimi gesti di violenza omofoba che stanno aumentando in modo preoccupante e vergognoso in tutta Italia perché sostenuti dal clima di odio che sta contagiando il nostro Paese innescando gli istinti più bassi, ottusi e violenti. Le forze che seminano odio non devono poter germogliare nel nostro Paese e nella nostra città” Interviene così il Consigliere  Comunale della lista Pescara Città Aperta Giovanni Di Iacovo e aggiunge. “Così come nei casi delle altre aggressioni simili avvenute a Pescara, anche stavolta il responsabile non la farà franca e sarà assicurato alla giustizia, ma non basta. Occorre che a tutti i livelli, sia quelli istituzionali che quelli sociali e culturali, si faccia fronte per eliminare le tossine di violenza, intolleranza e odio dalla circolazione della nostra bella, moderna e libera città. Un primo passo è l’approvazione del disegno di legge regionale contro l’omofobia già depositato nella scorsa legislatura.
Nella nostra città, la diversità è un valore, la devianza è solo nella mente chi pensa di poter prendere a pugni la libertà di un individuo”.

 

Licheri e Di Brigida (SI) “ Marsilio approvi subito la legge regionale contro omofobia”

“Cosi come in passato oltre a metterci a disposizione delle vittime di questo brutale agguato come partito crediamo che il clima di odio in cui è immerso il nostro Paese sia la miccia in cui gli istinti peggiori prendano forma. Ogni tabù ormai è rotto e il clima che si respira è inaccettabile:  rimanere silenti di fronte ad episodi del genere significa divenirne complici” hanno commentato così  con una nota congiunta i fatti avvenuti nella notte a Pescara  Daniele Licheri, Segretario Regionale Si Abruzzo insieme a Pierpaolo Di Brigida, Segretario Provinciale Si Pescara.

“Ci chiediamo se il presidente Marsilio e l’intera giunta regionale –continuano gli esponenti SI– si rendano conto che è urgente approvare il disegno di legge contro l’omofobia scritto e depositato nella scorsa legislatura anche con il nostro contributo. Facciamo appello a tutte le forze politiche presenti in consiglio di attivarsi in tal senso.

Allo stesso tempo ci aspettiamo che la nuova amministrazione comunale della città più grande d’Abruzzo si ponga immediatamente il problema di come tutelare tutti i cittadini da simili atti, prendendo intanto le distanze e sperando non faccia invece come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere il frutto dell’odio che forze politiche come la Lega fomentano ogni giorno .

Ci uniamo poi all’appello lanciato dall’Arci di Pescara nel mobilitarci come forze organizzate e come singoli cittadini contro i luoghi di aggregazione nati di recente nelle vie del centro di Pescara, evidentemente animati  dall’ideologia fascista. Qualunque luogo palesemente ispirato da principi contrari alle leggi italiane e alla nostra Costituzione, deve interrompere immediatamente ogni attività perché pericolosa per l’incolumità della cittadinanza”.

 

D’Agresta (Art.1) “Chiudere le organizzazioni che praticano e propagandano violenza”

“Esprimiamo ai due turisti e a tutta la comunità LGBTQI la nostra piena vicinanza e chiediamo una condanna dura di quanto accaduto da parte di tutte le istituzioni e del mondo democratico” così in una nota stampa il Segretario provinciale Articolo Uno Pescara Francesco D’Agresta. “Ci aspettiamo anche che il neo eletto Sindaco di Pescara sappia trovare le parole ed i gesti giusti per ribadire il carattere accogliente della città di Pescara.
Non faremo un passo indietro contro la violenza e gli attacchi verso chi viene ritenuto “diverso” o verso i più deboli”.
“La battaglia contro la violenza fisica e politica –conclude duramente D’Agresta– va condotta colpendo e chiudendo le organizzazioni che le praticano e propagandano. Mi auguro inoltre che i responsabili dell’aggressione vengano identificati al più presto e condannati”.

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