martedì , 19 Marzo 2024

Termalismo, approvato l’Accordo nazionale per l’erogazione: Marsilio“settore trovato in stato pre-fallimentare” Paolucci e Mazzocca “senza ritegno”

“Si tratta di un importante risultato, che aiuterà le Terme di Caramanico e di Popoli a superare l’attuale emergenza. Un passo importante nelle politiche, già messe in atto dalla Giunta, per rilanciare un settore che abbiamo trovato in uno stato pre-fallimentare. Ringrazio l’assessore Verì, che ha lavorato nella Commissione Salute della Conferenza delle Regioni in queste settimane per raggiungere questo risultato, per niente scontato. Ora le speranze di un definitivo e completo sviluppo dell’economia termale sono più solide. Nei prossimi giorni l’INAIL con FederTerme e le Regioni definirà nei dettagli modalità e quantità degli investimenti” è quanto ha dichiarato ieri il Presidente Marsilio, presente alla Conferenza.

“Abbiamo lavorato in silenzio e senza clamore per ottenere un risultato concreto sul quale costruire il rilancio delle Terme di Caramanico e di Popoli: credo sia questa la migliore risposta alle critiche che da mesi continuano a rivolgerci alcuni esponenti della ex Giunta regionale di centrosinistra, che dalla loro avevano come al solito approvato solo atti di indirizzo che non avrebbero potuto produrre alcunché”. E’ quanto ha affermato l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, commentando l’accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato-Regioni, in cui gli stabilimenti termali della provincia di Pescara sono stati individuati dall’Inail come destinatari – per il Centro-Italia – degli investimenti dell’istituto.

“La Lega e il centrodestra – ha aggiunto l’assessore la Verì – si sono invece concentrati su progetti che potessero nei fatti sostenere il settore termale abruzzese, senza ricorrere a iniziative spot (come l’attuazione di un documento dell’Agenzia sanitaria regionale inapplicabile). Alla propaganda preferiamo i fatti”.

Intanto è stato sottoscritto il contratto tra la Regione e la Società delle Terme per l’erogazione delle cure termali.

 

Paolucci “senza ritegno, Mazzocca “atteggiamento sconsiderato e irresponsabile”

Il post apparso sulla pagina social del presidente Marsilio

Non si è fatta attendere la secca replica del Capogruppo Regionale PD Silvio Paolucci alle dichiarazioni del Presidente Marco Marsilio su presunti risultati raggiunti da lui e dalla sua giunta sul tema del Termalismo abruzzese. Marsilio, in un post sulla sua pagina, ha dichiarato come «la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l’Accordo nazionale per l’erogazione delle prestazioni termali in aree di crisi industriali, indicando all’INAIL tre province per l’annualità 2019 destinatarie di specifici interventi, tesi al superamento delle problematiche in essere e al rilancio del settore».

«Marsilio – interviene Paolucci – rivendica un accordo nazionale sul quale non c’entra nulla ma soprattuto non fa il minimo che dovrebbe fare a livello regionale: cioè firmare i contratti del 2019 dopo che delibere e tetti sono esattamente quelli della Giunta Regionale precedente. Tradendo tutti – e dico tutti, nessuno escluso – gli impegni della sua propaganda elettorale. Senza ritegno».

«E’ davvero deprimente – dichiara Mario Mazzocca, Presidente ReteAbruzzo e Capogruppo di “Uniti per Caramanico” – assistere ad un atteggiamento così sconsiderato e irresponsabile da parte di un Presidente di Regione. Si attarda a glorificare il proprio operato per il raggiungimento di un “Accordo Nazionale per l’erogazione delle prestazioni termali” interamente realizzato da altri. Se si riferisce all’Accordo Nazionale ai sensi della “Legge 323/2000 (Riordino del Settore Termale) per il triennio 2019-2021”, questo è stato raggiunto lo scorso 1° agosto fra la Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini (Presidente Emilia-Romagna), Federterme e Ministero della Salute. Se invece si riferisce all’Accordo Nazionale per le “aree di crisi industriali”, questo è stato concretizzato dal Governo nazionale, quel governo contro cui lui è solito manifestare in piazza insieme alla Meloni».

«Piuttosto – argomenta Mazzocca – perché Marsilio non risponde almeno a qualcuna delle 10 domande che gli ponemmo sei mesi fa? Perchè il contratto (ridotto da 3 ad un solo anno, il 2019!), ormai in scadenza, non viene ancora firmato? Come mai non ancora provvede ad inviare gli atti di competenza al Tavolo di Crisi del Governo nazionale? Perché non si è fatto almeno portavoce della proposta di Federterme ora confluita nell’Accordo? Dove sono i 900mila euro della Regione di Lolli per il rifinanziamento della Legge Regionale sul Termalismo? Dov’è l’avviso per le strutture ricettive interessate alla attività riabilitativa? Che fine ha fatto l’ulteriore finanziamento di 1 milione di euro per le piscine termali? L’Amministrazione Regionale è incapace di procedere o non vuole procedere?».

«Chiarezza, determinazione e correttezza intellettuale – conclude Mazzocca – A Marsilio chiediamo questo, nel rispetto delle famiglie, che sono ancora senza lavoro e in gravi difficoltà economiche, e di un territorio di eccellenza che non merita una politica approssimativa e superficiale. Esortiamo Marsilio, che ha origini toccolane, con un idioma dialettale a lui sicuramente noto: occhéssésmucchiésse!».

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