sabato , 27 Aprile 2024

Critiche a Pescara per i due nuovi asili in via della Fornace Bizzarri: il WWF con i cittadini

Il WWF “Verde urbano fondamentale per la qualità della vita: non va sacrificato” 

Pescara – Dibattito acceso a Pescara sulla realizzazione di due nuovi asili, finanziati con fondi del PNRR, rispettivamente in via della Fornace Bizzarri, a San Donato, dove verrebbe sacrificato un parco pubblico, e in via Santina Campana, e dove sarebbero cancellati una serie di orti urbani. Entrambi gli interventi sono contestati dai residenti che proprio non ci stanno ad assistere allo smantellamento di polmoni verdi molto apprezzati dalla popolazione.

Gli asili, al di là della loro indiscutibile utilità sociale, rappresentano comunque una colata di cemento, l’ennesima, a danno delle poche aree del perimetro urbano rimaste libere.
«I residenti propongono localizzazioni alternative, –commenta il WWF– alcuni fanno anche notare che il fabbisogno di strutture per i bambini di età prescolare potrebbe essere facilmente coperto coinvolgendo aule e spazi di plessi scolastici già esistenti e solo parzialmente utilizzati. Pescara del resto, come la gran parte delle città abruzzesi, perde abitanti: 1.608 in meno dal 1 gennaio 2016 alla stessa data del 2022 (dati Istat) e in questo scenario sarebbe logico e utile ipotizzare la riconversione a verde di aree dismesse piuttosto che occupare altro suolo». 

«È singolare e preoccupante – fa notare la presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – che si debba parlare di questi temi proprio nei giorni in cui si celebra la Giornata nazionale degli Alberi e Festa dell’Albero. Il WWF ha ricordato questa ricorrenza attraverso la diffusione di un dossier di denuncia della vera e propria “alberofobia” che sembra aver coinvolto molte pubbliche amministrazioni. I cittadini della zona hanno bene evidenziato, nelle proteste di questi giorni, come sia invece importante un’area verde per garantire a tutti, e in particolare a bambini e anziani, la possibilità di vivere meglio. I servizi ecosistemici (regolazione climatica, depurazione dell’aria, rigenerazione psico-fisica, ecc.) forniti dal verde e dalla biodiversità urbana sono cruciali per la salute e il benessere di tutti. Il verde pubblico non dev’essere mai sacrificato, meno che mai in quest’epoca emergenziale di cambiamenti climatici. Senza dimenticare che il parco che vi vorrebbe cancellare è l’unico a servizio di una vasta comunità». 

Vero è che sono stati ottenuti finanziamenti e che si potrebbe essere condizionati dalla necessità di spenderli a ogni costo, “per non perderli”. Ma non può e non deve essere così: bisogna impegnare positivamente le somme disponibili per il bene comune cercando soluzioni alternative ma, se non si trovano, in ultima analisi è senz’altro meglio mandare indietro un contributo piuttosto che spenderlo in interventi dannosi per la qualità della vita e sgraditi alla collettività.  

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