venerdì , 26 Aprile 2024

Greenway: Metromare di Rimini e Filò a confronto

Pescara – A Rimini, una fase dei collaudi dell’impianto TPL denominato “Metromare” ha riguardato la cosiddetta valutazione “strada-veicolo”, vale a dire la corrispondenza delle banchine di fermata all’altezza del pianale del filobus autosnodato, che nel caso del Van Hool Exquicity 18 T, scelto anche a Pescara, è di 33 cm. Onde facilitare l’accesso a bordo e l’uscita dei passeggeri, compresi quelli portatori di disabilità. Operazione eseguita con successo.
A Pescara, il RUP di Filò ha dichiarato di recente, presso la Commissione comunale Grandi Infrastrutture e Mobilità, che le trentasei banchine di fermata saranno tutte rimodulate all’altezza standard di 15 cm, dagli attuali 30 cm corrispondenti al pianale del cessato Phileas. Con ciò compromettendo uno dei requisiti principali del servizio di trasporto collettivo in sede riservata.
A Rimini, il percorso da servire di 9.8 Km è interamente elettrificato in sede riservata, protetta e accessibile a tutti grazie alla presenza di marciapiedi a norma percorribili.
A Pescara, sui 13 Km che intercorrono dal Palacongressi a Montesilvano fino al Tribunale, solo 6 Km sono elettrificati in sede riservata, peraltro priva di marciapiedi a norma interamente percorribili e accessibili. Per gli altri 7 Km in promiscuità con la circolazione veicolare, il filobus dovrebbe avvalersi per la trazione del pacco batterie in dotazione di bordo, la cui limitata autonomia è generalmente utilizzata per garantire in via esclusiva i trasferimenti da/verso il deposito notturno. Con ciò compromettendo tempi certi di percorrenza, velocità commerciale attesa (che a Rimini sarà di 26 Km/ora), efficienza e attrattività del servizio. Il vettore, privo di guida vincolata (predisposto per accogliere il dispositivo a guida ottica Siemens Matra per il solo accostamento a raso alle banchine di fermata), a Rimini potrà disporre di un’infrastruttura di dimensioni conformi al BRT (Bus Rapid Transit); a Pescara no, per le limitate dimensioni della carreggiata, di sette metri anziché 7.50 mt di minima previsti dal Codice della Strada per il trasporto rapido collettivo a doppia corsia.
Come possono, allora, sostenere lievemente, TUA e Ministero dei Trasporti, all’unisono, che i due sistemi TPL siano corrispondenti?
Ma quando mai.
Cordialità

 

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